LA FINE NASCONDE SEMPRE UN NUOVO INIZIO
BUON ANNO A TUTTI VOI!!!!!!!
Già dal 2009 Scarlet Johansson è il volto di Moet & Chandon.
Queste sono le immagini della campagna realizzata per il 2011 dal fotografo Tim Walker, nelle quali l’attrice posa in abiti da sera stringendo tra le mani una bottiglia del celebre champagne.
Le foto sono state scattate a Trianon splendida residenza fatta costruire da Jean-Rémy Moët tra il 1805 ed il 1817 nella Tenuta Moët & Chandon a Epernay, in Francia.
Per tutto il 2011, ho sempre sostenuto l’idea che uno dei problemi che ci rovinano la vita sia l’accumularsi di complicazioni inutili. In un periodo di transizione complessa, come quello in cui stiamo vivendo, questo fenomeno assume una particolare intensità.
C’è un grande bisogno di semplicità e sembra che, un po’ per volta, questa percezione stia cominciando a diffondersi.
La semplicità non è solo una conquista intellettuale, è anche un’emozione. Scoprire la chiave semplice di un problema apparentemente complesso ha un intenso valore estetico. Ci dà una chiara e inconfondibile percezione di bellezza e armonia…
quindi un augurio sincero di ritrovare nell’etica e nell’amore la vera ricchezza…..
Vi lascio delle Riflessioni…che condivido pienamente….
Riflessioni di Antonio Gramsci
Ogni mattino, quando mi risveglio ancora sotto la cappa del cielo,
sento che per me è capodanno.
Perciò odio questi capodanni a scadenza fissa
che fanno della vita e dello spirito umano un’azienda commerciale
col suo bravo consuntivo,
e il suo bilancio e il preventivo per la nuova gestione.
Essi fanno perdere il senso della continuità della vita e dello spirito.
Si finisce per credere sul serio
che tra anno e anno ci sia una soluzione di continuità
e che incominci una novella istoria,
e si fanno propositi e ci si pente degli spropositi, ecc. ecc.
Perciò odio il capodanno.
Voglio che ogni mattino sia per me un capodanno.
Ogni giorno voglio fare i conti con me stesso,
e rinnovarmi ogni giorno.
Nessun giorno preventivato per il riposo.
Le soste me le scelgo da me,
quando mi sento ubriaco di vita intensa
e voglio fare un tuffo nell’animalità
per ritrarne nuovo vigore.
Nessun travestimmo spirituale.
Ogni ora della mia vita vorrei fosse nuova,
pur riallacciandosi a quelle trascorse.
Nessun giorno di tripudio a rime obbligate collettive,
da spartire con tutti gli estranei che non mi interessano ….
1 gennaio 1916, articolo di Antonio Gramsi su l’Avanti.