“Abbiamo voluto creare un equivalente contemporaneo degli stendardi dei samurai del XVI secolo trasformandoli in una famiglia di lampade”.
Dello studio olandese Studio Wieki Somers, Mitate, presentate nel 2013 alla Galerie kreo di Parigi, una famiglia di sette lampade da terra: più alte di una persona, simili a samurai.
“Mitate” in giapponese, è il termine che indica la percezione non usuale di un oggetto, la contemplazione come se l’oggetto fosse altro, per rinnovarne il senso e l’esperienza. Ma “Mitate”, è anche una delle parti fondamentali dell’ikebana.
Altre fonti di ispirazione della collezione Mitate sono: il tessuto utilizzato dalle geishe per proteggere il colore chiaro della loro pelle dall’intensità del sole (riproposto nelle lampade Chuugi e Black Hole), i giardini di pietra la cui vista dona piacere e vigore al mondo (lampade Gi e Cord) e la tradizionale bambola che sembra stia facendo giochi di prestigio con i suoi cappelli (lampade Rei e Shields).
Esposte assieme e nell’azione di riflettere la luce una sull’altra, ognuna di queste lampade mostra la propria identità, che si rivela nella superficie, nella forma e nel colore. Ogni lampada propone una combinazione unica di tecnologia e capacità artigianale.
Inoltre, ciascuno di questi totem luminosi illustra uno dei sette principi del codice d’onore del samurai, il bushido, da cui prendono il nome (Gi, la decisione giusta; Yuu, il coraggio; Jin, la compassione; Rei, l’azione giusta; Makoto, la verità; Meiyo, l’onore; Chuugi, la devozione).
I materiali di ogni lampada sono scelti con cura: riflettente o a specchio, assorbente o traslucido, ciascuno crea uno stile di illuminazione diverso.
(tratto da Domus)
www.wiekisomers.com/