Era il 2005 e la progettista Patricia Urquiola dichiarava “ho voluto rivisitare le tipologie capitonné e Chesterfield con particolare attenzione alla rilettura operata negli anni ’60 e ’70 di cui sono grande estimatrice”.
Citando le tipologie chesterfield e capitonné, Tufty-Time le attualizza e le contamina con uno stile di vita più libero e informale. Il sistema trova risposte efficaci ai temi della modularità, del comfort e della sfoderabilità componendo i diversi elementi che danno origine a divani lineari tradizionali, angolari, con penisole e anche isole che permettono la seduta a 360 gradi.
Il rivestimento in tessuto o pelle è suddiviso in grandi quadri, uniti a un fondo piega che nella versione in pelle è forato.
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