“Sia compito dell’artista trovare il significato poetico delle cose”
Anish Kapoor
Poesia visiva, progettazione fiabesca…
Artisti che si distinguono per la dimensione organica, emozionale e individuale della propria ricerca, che privilegiano suggestioni psicologiche, materiche e sensoriali rispetto ad un design più razionale. La razionalità colpisce la mente, i valori e le emozioni vere invece colpiscono il cuore. Qualunque cosa facciamo o pensiamo è permeata dalle emozioni, le quali sono inseparabili dal processo cognitivo. Le emozioni modificano anche il modo in cui ci occupiamo e ci relazioniamo con gli oggetti. La ricerca è sui nessi inusuali fra alto artigianato, cultura materiale e contemporaneità puntando, su materiali di grande tradizione, ma superati, come: l’argento, rame, bronzo, cristallo, feltro, lana e seta. Il momento creativo, dipende dal sogno, progettare e sognare procedono insieme. E’ il sogno di ogni designer ideare un oggetto che possa creare un rapporto privilegiato ed emozionale. La vera nuova sfida di oggi, è riuscire a raccontare tanto con poco, lavorando di più sulla poetica delle cose che sull’estetica delle forme e ottenendo spazi che dialoghino con l’ospite. Comunicare un’emozione, attraverso quegli stimoli che insieme compongono il prodotto: la forma, il colore, le finiture, la funzione, il profumo e l’immagine.
Tutto questo riconducibile al lavoro di Sabrina Bottura, che abbina l’argento satinato ad elementi materici come il nuno-feltro e pietre semi preziose, levigate o grezze. Per Sabrina, infatti, il gioiello contemporaneo è La Simbiosi tra questo e altri materiali primitivi, come la lana e la pietra…
Mi soffermo sul nuno-feltro di Sabrina che viene narrato in piccole, curatissime forme tridimensionali, gioielli unici che coniugano perfettamente le sue due passioni: l’oreficeria e l’arte feltraia, mettendone in evidenza il lato poetico. Nuno è una parola giapponese che significa “tessuto”. Si tratta di manipolare una quantità minima di fibre di lana con un tessuto di base, come garza o chiffon di seta, per poter ottenere un feltro leggero totalmente diverso da quello tradizionale.
Non dimentichiamoci che Sabrina nasce come orafa, ma ben presto si appassiona al tessile, specificamente al feltro, la cui duttilità le permette di esprimersi in modo creativo. Particolare attenzione è data al colore, frutto di tecniche di tintura rigorosamente naturale. Per Lei il Colore è la nota fondamentale con cui tesse continui inni alla vita e alla poesia in essa contenuta.
Esponente trentina della Fiber art: corrente artistica con cui si designa la produzione di opere caratterizzate dall’impiego di fibre naturali o artificiali. La lavorazione della lana è secondo Sabrina, un’attività coinvolgente che stimola la creatività e la manualità a vari livelli, oltre il contatto benefico con il materiale naturale. Dalla lana al feltro, tessuto che non ha né trama né ordito, creato dall’uomo senza l’uso di strumenti speciali, semplicemente con l’uso delle mani, dell’acqua e del sapone. I suoi pezzi esprimono primordiali sentimenti e stati d’animo che si manifestano mediante un particolare accostamento tra superficie grezza, colore e texture. I temi dei suoi gioielli sono onirici e fantasiosi.
Creazioni, che comunicano una sorta di messaggio, di emozione e vanno oltre il semplice significato letterale dei materiali.
In Mostra dal 9 all’11 settembre 2016
Palazzo Candelpergher – Nogaredo- Trento -Sala delle Vele
Inaugurazione il 9 settembre ore 18.00
Email sabrina.bottura @ virgilio.it
www.facebook.com/sabrina.bottura
https://it.pinterst.com/BotturaSabrina
http://www.gioiellodentro.it/