Abbiamo bisogno di una struttura logica degli oggetti
la logica senza compromessi
la logica nell’uso del materiale pieno di sincerità
e di orgoglio di mostrare il processo di creazione.
(Henry van de Velde, estratto di una conferenza, 1903)
IL DESIGN BELGA & L’ARTE DEL FARE: UN TRIBUTO A HENRY VAN DE VELDE
Le istituzioni regionali impegnate nella promozione del design belga e nel sostegno all’export, federate dal 2011 sotto l’egida di Belgium is Design, partecipano nuovamente alla Milano Design Week 2013 per presentare l’evoluzione e gli orientamenti delle attività di settore di questa nazione.
I contenuti di tale missione trascendono gli interessi specifici di ciascuna comunità. Il Belgio, come molti paesi, sta vivendo dei cambiamenti significativi nel settore industriale. In tale contesto, Belgium is Design intende proporre una riflessione costruttiva, incoraggiando il perseverare di una strategia produttiva e commerciale innovativa, etica e, ora più che mai, sostenibile. Nel promuovere attivamente la creatività del design in seno all’industria e nell’incoraggiare un processo d’integrazione – talvolta di riconversione – che porti al salto di qualità, queste azioni sono parte di un programma economico che sostiene sia i nuovi valori culturali che sociali.
La prestigiosa Triennale di Milano e il SaloneSatellite, piattaforma internazionale del design emergente per eccellenza, sono le due sedi scelte anche quest’anno per presentare i lavori dei 55 partecipanti selezionati: un assortimento di studi e atelier di designer, aziende e manifatture.
The Toolbox è il titolo della mostra che si svolge negli spazi della Galleria C della Triennale nonché il tema che introduce i nove giovani designer belgi presenti al SaloneSatellite.
Questo spaccato sul design contemporaneo e le diverse sfaccettature che compongono la sua industria, è anche un omaggio a Henry van de Velde (3 aprile 1863 – 15 ottobre 1957), artista, designer, architetto belga e europeo ante litteram, la cui opera ha indubbiamente contribuito alla fondazione dei modelli economici e culturali del design moderno. Quest’anno ricorre infatti il 150° anniversario della sua nascita, che verrà celebrato con una serie di eventi in Belgio, tra cui la vasta retrospettiva “Passione – Funzione – Bellezza” al Museo del Cinquantenaire di Bruxelles dal prossimo 13 settembre.
Il design è ricerca, creatività e innovazione, ma significa anche ‘saper-fare’ produttivo, capacità tecniche di fabbricazione, lavoro e impiego. E, per rendere onore a tali aspetti, oltre a presentare prodotti nuovi o recenti progettati e realizzati in Belgio, il tema di quest’anno intende enfatizzare il legame vitale tra designer, laboratori, piccole e medie aziende manifatturiere, come veri incubatori del design.
L’alleanza e la cooperazione tra designer, artisti, artigiani, industriali e intellettuali è ancora essenziale per l’evoluzione di una cultura delle arti industriali. Un legame concettuale e pragmatico, che incorpora la teoria della bellezza funzionale, la definizione di oggetti onesti e il ruolo etico e strutturale dell’‘ornamento puro’. E che contempla altresì la nozione pionieristica di progetto globale e interdisciplinare (architettura, arredo, tessile, abbigliamento, bigiotteria, rilegatura, grafica e pittura)…
Come testimonieranno gli oggetti in mostra, l’eredità di Henry Van de Velde non è rimasta sigillata in un archivio polveroso, ma è più che mai vivente: nel ruolo assegnato ai designer, nella volontà di valorizzare il reticolo di talenti creativi, produttivi e artigianali locali. E nello sforzo di affermare l’autenticità e trasparenza di un prodotto, rivelandone il processo di produzione. In altre parole, l’intenzione è di rendere più credibile e auspicabile la definizione di uno scenario industriale e creativo interregionale, forte della sua diversità.
In tal senso, questa ‘cassetta degli attrezzi’ (toolbox) del design belga, filo conduttore della mostra in Triennale e dello stand collettivo di designer emergenti al Salone Satellite che, per la prima volta riunisce talenti di Bruxelles, Vallonia e Fiandra, è un documento che certifica la qualità e la tracciabilità del design progettato, fabbricato e prodotto in Belgio.
La mostra si svolge in due sezioni diverse ma inestricabilmente connesse al fine di richiamare la relazione tra il ‘fare’ e il ‘vivere’ un prodotto di design.
Disposta contro i muri dello spazio espositivo, come le quinte di un teatro, la ‘toolbox’ è una sorta di gabinetto delle meraviglie in cartone alveolare, una banca dati tridimensionale del design in Belgio. Dalla tecnica della curvatura del legno o del metallo, alla tessitura, fino al vetro colato, da un lato la scatola contiene strumenti, dettagli, elementi e modelli di fabbricazione forniti dalle aziende partecipanti; mentre dall’altro, presenta matrici, campioni, prototipi e stampi che simbolizzano la ricerca condotta dai designer su nuove tecniche e materiali.
All’interno di questa selezione è presente anche Opalis, un sito internet creato dal gruppo di designer e architetti Rotor: una guida dei fornitori di materiali edili di scarto, a indicare come la nozione aggiornata di ‘strumento’ includa anche i servizi sostenibili.
Oltre a presentare una selezione di atelier di designer e di reparti specializzati all’interno delle aziende, questo spazio è consacrato a svelare per la prima volta l’expertise di una serie di aziende manifatturiere il cui contributo è fondamentale per la qualità del design in Belgio.
Vivere in una società di oggetti disonesti non è meno pericoloso di vivere in una società di persone corrotte.
(da Henry Van de Velde, Pages de Doctrine, 1929)
Nello spazio centrale della sala domina il ‘living-room’: letteralmente un luogo di vita che interconnette, come in un puzzle, i 46 partecipanti con i loro prodotti in un quadro multifunzionale e caloroso contenente mobili, lampade, arredo tavola, tessuti, tappeti, carta da parati e accessori vari.
In questo paesaggio di oggetti animati dalla loro stessa interazione, lo scenario domestico invita i visitatori a vivere l’esperienza della relazione e del confronto tra persone e cose, designer e industria, e tra livelli diversi e complementari nei quali operano queste realtà.
Il ‘living-room’ rappresenta una vasta selezione di oggetti progettati e prodotti in Belgio. Con una sola eccezione: il binomio Xavier Lust e Ateliers Georis che, grazie a una sorta di simbiosi umana e professionale, sin dall’anno 2000 vede il laboratorio nella provincia di Liegi come l’unico in grado di fabbricare in esclusiva le ben note ‘superfici piegate e (de)formate’ per tutte le aziende internazionali che producono e distribuiscono i prodotti di Lust.
Una rassegna di prodotti, processi ed eccellenza tecnica, la mostra in Triennale e lo stand collettivo al SaloneSatellite contribuiscono a creare un ritratto del ‘savoir faire’ del design in Belgio nella produzione di oggetti semplici e onesti, ironici e misurati, etici e autentici, proprio come auspicava Henry van de Velde.
ARTE INTERNATIONAL & MAISON MARIE MEES CATHÉRINE BIASINO Collezione di carta da parati in carta e vinile, disponibile in sei disegni e cinque colori Prodotta dall’azienda Arte. Il processo di fabbricazione si avvale delle tecnologie di punta degli impianti della società, con sede a Zonhoven, che consentono di stampare su carta e tessuto vinile, con matrice a rilievo (rotativa rotocalco).
KRIZALIDSTUDIO EMMANUEL GARDIN KINO Famiglia di lampade realizzate da un unico foglio di compensato curvato (disponibile anche in alluminio), con una base in legno che funge da contrappeso.
HUGO MEERT CERAMICS HUGO MEERT THROWING SCULPTURES (2010-12) Serie di ceramiche smaltate che, una volta rotte, si trasformano in oggetti funzionali.
LIMITED EDITION GIPSY (2011) Tappeti patchwork in cotone 95% e pelle 5%. Progettati da Studio Limited Edition e fabbricati in sede con procedimento di riciclo, ritaglio e ri-tintura dei propri stock di ciniglia e cuoio, e tessuti integrando nuovi ciuffi di ciniglia per conferire maggiore volume. Con la collaborazione di una divisione esterna: Superdye (Tintura)
XAVIER LUST BLOB IV (2007-08) Specchio in acciaio inox lucidato Prodotto da Xavier Lust e distribuito attraverso una rete selezionata di gallerie d’arte & design Ateliers Georis / www.georis.be Curvatura e (de)formazione di superfici metalliche.
CRÉDENCE (2003) Contenitore a due ante con divisorio verticale e piani interni, realizzato in una combinazione di lamiera di alluminio verniciato e anodizzato satinato. Produzione e distribuzione: De Padova / www.depadova.it
MG DESIGN MARTINE GYSELBRECHT UN-FORE-SEEN (2012) Pannelli di carta tessuti al telaio, che possono essere appesi a parete o davanti a una finestra (foto) e una coperta di lana. Realizzati presso l’atelier della designer, entrambi i progetti sono un mix di tecniche artigianali e meccaniche, utilizzando la speciale tecnica di tessitura shibori, completata da tintura a mano.
STUDIO PIETER STOCKMANS & LINDE HERMANS TILTING (2012-13) Servizio da tavola in porcellana. Realizzato presso lo Studio Pieter Stockmans usando una varietà di tecniche di modellazione della ceramica. Il design dei prototipi in gesso è ad opera della Hermans.