Lo studio-Atelier: Symbiosis è parte di quello che prima era una filanda, costruita nel 1900. E’ la cucina creativa dove Draga Obradovic e Aurel Basedow realizzano pezzi unici, dipingono a mano i tessuti e collezionano mobili da rivisitare.
C’est le courage qui compte!…. ossia il coraggio di spogliare, svelare ciò che una volta era obbligatoriamente coperto, far vedere “sotto il vestito” la bellezza di tanti antichi saperi dal tappezziere al fustaio, alle tele di canapa , alle farfalline del capitonè e far diventare le antiche poltrone in disuso di nuovo le protagoniste del salotto.
Soffitte, cantine, mercatini e negozi di antiquariato sono le fonti da cui attingono per trovare le basi di quelli che saranno i loro tavoli. Destrutturare, ricomporre, decorare e interpretare è il modo di dare nuova vita e stile a ciò che era in disuso.
Per rivisitare le poltrone-vintage si ispirano talvolta alla moda, talvolta all’arte… studiando ogni particolare in modo da trovare il decoro più adatto. E poi le decorazioni e… i pensieri che si fissano su schienali, sedute e cuscini creano pezzi unici e inimitabili….come se ogni oggetto avesse una sua anima…
Il loro tessuto è uno dei protagonisti assoluti nella rivisitazione dei mobili vintage. La tecnica ecologica per realizzare a mano il tessuto per tappezzeria è il procedimento di pittura su cotone senza utilizzo di alcun macchinario e senza nessun genere di residui tossici per l’ambiente. E’ una tecnica originale e innovativa per nobilitare semplice canvas di cotone grezzo usando la lavorazione a mano che consente di trasporre sul tessuto la consistenza materica degli intonaci screpolati; ricorda pelli pregiate e di aspetto vissuto, evocativo di ruvidezza e screpolatura.
Graffiti, citazioni di autori e artisti come Rothko, Rotella, Boetti, scritte, ricchi di colori e di fantasie originali, ricorrono sui loro cuscini per dare carattere al vostro divano o semplicemente da appendere al muro come un’opera d’arte!
E la Chairwear collection…. fantastiche davvero….per Draga, le sedie sono come le donne, hanno più fascino se hanno un passato. “Le recupero da soffitte o mercatini, me le portano come se fossi un sarto, per far loro un vestito nuovo. Le reinterpreto con stoffa dipinta a mano. Uniche, irripetibili…”
E infine ….Riciclare per non dimenticare!
Bottiglie, tubi in fibra di vetro una volta usati nelle industrie tessili, ingranaggi meccanici, pedali di biciclette, tastiere, macchine da scrivere sono ingrendienti base che si fondono nell’alchimia di Ugo Ambroggio, dando vita alle sue lampade.
Draga Obradovic nasce in Serbia e si trasferisce a vent’anni a Firenze dove si laurea all’Accademia delle belle Arti. Affina negli anni una sua tecnica di pittura direttamente su tessuto che le permette di creare una collezione dal design unico, dove colore, motivo e materia s’incontrano dando vita a una commistione armonica tra passato e contemporaneità dagli effetti sorprendenti, senza tralasciare caratteristiche prettamente tecniche come resistenza e impermeabilità.
L’impiego di questo processo trova la sua collocazione naturale nell’arredamento. Nel 2006 crea la sua prima collezione di pezzi unici d’arredo utilizzando mobili di recupero di diverse epoche e stili: un gioco dagli abbinamenti infiniti.
I pezzi possono essere combinati tra loro in base al gusto e alle esigenze dei diversi ambienti dove stile e periodi differenti trovano armonia attraverso l’unicità del tessuto. Nel 2007 nasce la collaborazione con Aurel K. Basedow, suo compagno, artista tedesco, la passione per l’arte contemporanea e l’affinità artistica li conduce ad un comune percorso di ricerca. Con l’applicazione di resina e pigmenti, gli oggetti che tratta: muri, pareti, mobili, pezzi di design, subiscono trasformazioni inaspettate e diventano dei pezzi unici che insieme agli arredi rivestiti dai tessuti di Draga creano un connubio affascinante e stilisticamente riuscito.
Oggi? Oggi lavorano anche per importanti brand di design regalandoci delle favolose edizioni limitate!…
Sito: http://www.dragaobradovic.com/