“I morti sono esseri invisibili ma non assenti. Noi non li vediamo perché siamo avvolti in una nube oscura, mentre loro sono nella Luce e ci vedono. I loro occhi, pieni di gioia, sono fissi sui nostri, pieni di lacrime. Ci sono vicini, felici, trasfigurati». (Sant’Agostino)
Giorni tristi… questi per me e la mia famiglia! Il 22 gennaio se n’è andato mio padre …
“La vita continua” è un’espressione metafisica, che va al di là dell’apparenza. La vita continua “per tutti” – così andrebbe interpretata. Cioè la vita è un concetto che include la morte e che caratterizza l’intero universo. La morte, dunque, è solo trasformazione.
Mio padre è quella generazione che è sopravvissuta alla guerra, come del resto mia madre. L’eredità che mi ha lasciato mio papà è il senso di giustizia e di onestà.
La morte, assieme all’amore, è il più grande mistero della vita. La sera prima stavamo parlando. La mattina seguente non c’era più. Ti senti quasi tradito, avevamo dei progetti, dovevamo fare un sacco di cose insieme, in una Regione tutta nuova…invece tutto finito in un soffio…
La morte non aspetta. Arriva anche quando non sei assolutamente pronto. E quando la incontri, scoppia una grande voglia di vita. Se la morte ha un senso per chi resta, credo sia questo. Come se il silenzio che lascia, fosse un urlo per vivere con più intensità.