La gente vede la follia nella mia colorata vivacità
e non riesce a vedere la pazzia nella loro noiosa normalità!
(Il cappellaio matto film Alice in Wonderland)
E’ l’ora del te…. sul tavolo un servizio decisamente inusuale….
… si chiama “Alice” e come nella favola tutta l’ironia è giocata sulle forme e le proporzioni. Alice è realizzato con una tecnica particolare, che prevede lo stampo dei pezzi di ceramica all’interno di calchi in tessuto. Connubio tra tessuto e ceramica con un sapore fiabesco! Parliamo della collezione di stoviglie e ceramiche, Alice, creata da Rachel Boxnboim, ex studentessa della Bezalel Academy of Arts and Design di Gerusalemme. Collezione che comprende: tazze, teiere e bicchieri, che sembrano usciti, come ricorda il nome, dalla casa del Cappellaio Matto di Lewis Caroll.
In questo modo teiere, tazze e piatti mantengono in superficie la trama della stoffa nella quale sono state formate, ogni pezzo è unico, perché non esistono due stampi uguali. Il processo è rigorosamente hand-made: il modello viene ritagliato nelle sue componenti direttamente sulla tela e quindi assemblato con la macchina da cucire. Una volta composto viene riempito con l’argilla liquida e successivamente viene aspirato il materiale in eccesso. In fase di cottura la stoffa brucia lasciando però intatta la ceramica.
Rachel Boxnboim ha sviluppato questa tecnica mentre studiava design presso la Bezalel Academy of Arts and Design di Gerusalemme e confessa che l’idea ha preso forma osservando le vecchie teiere della mamma.
“Con questo progetto ho voluto ricreare un nesso tra un materiale morbido, il tessuto e un materiale duro, la ceramica, preservando tutte le qualità tattili ed estetiche del tessile” – spiega la designer. “La ceramica assume così l’aspetto della stoffa, il pattern della sua trama e delle sue cuciture e si presenta alla fine come una sorta di panno indurito”.