“Ogni crisi pone di fronte a una alternativa
Obbliga al movimento. All’innovazione. Alla contromossa.
Non consente l’inerzia, l’attesa, la routine”
Adesso “+ O -” esiste anche nella versione legno! Se volete fare un regalo per Natale è semplicemente geniale!
Vediamo la storia di questa lampada …
PiùOmeno (+O-) LED marble Lamp è l’ultimo progetto di Paolo Ulian in collaborazione con Moreno Ratti, esposto alla Triennale di Milano nella mostra “Il design italiano oltre le crisi Autarchia, austerità, autoproduzione” fino al 22 febbraio 2015.
I quattro pezzi che compongono la lampada sono realizzati tagliando a Waterjet una marmetta di produzione corrente di cm. 40 x 40 x 1, senza produrre alcuno scarto di materiale. E’ facilmente montabile e smontabile grazie a semplici incastri. Per aumentare o diminuire l’intensità luminosa é sufficiente spostare avanti o indietro la sagoma del paralume su cui é montata la lampadina. Fornita con lampadina Led da 3 W e interruttore a sfioramento segnalato da una luce pilota azzurra.
Dimensioni: cm. 20 x 20 x 40h.
Paolo Ulian, si dedica da sempre alla sperimentazione. Vince diversi premi internazionali tra cui il primo premio del Design Report Award. Ha collaborato con Droog Design e con: Driade, Fontana Arte, Danese, Zani e Zani, Coop, Azzurra Ceramiche. Il progettare etico per lui è fondamentale, l’attenzione per la dimensione dello scarto, del riciclo e del recupero diventa centrale nella sua poetica.
Moreno Ratti, nasce a Carrara. Dal 2013 si dedica al design specializzandosi nell’ambito del marmo, passione che lo porta a incontrare Paolo Ulian con il quale collabora attualmente. La sua sfida? Portare questo materiale nel quotidiano.
Interessante la mostra alla Triennale e il libro che vi segnalo, come vi lascio le parole prese dal sito delle Edizioni Corraini in cui mi ritrovo pienamente!
“Ogni crisi pone di fronte a una alternativa. Obbliga al movimento. All’innovazione. Alla contromossa. Non consente l’inerzia, l’attesa, la routine”. Il design italiano oltre le crisi. Autarchia, austerità, autoproduzione, il catalogo che accompagna la VII edizione del Triennale Design Museum, si propone di sondare il potenziale creativo sprigionato dalle crisi, di rispondere in definitiva a una domanda fondamentale: “cosa ha fatto il design italiano quando si è trovato a operare in una società ‘con le spalle al muro’?”
Il volume, curato da Beppe Finessi e con il book design di Italo Lupi, focalizza la sua attenzione sul tema dell’autosufficienza produttiva, declinato e affrontato in modo diverso in tre periodi storici cruciali: gli anni Trenta (Dall’autarchia all’autonomia), gli anni Settanta (Dall’austerità alla partecipazione) e gli anni Zero (Dall’autoproduzione all’autosufficienza). Il percorso parte dunque dalle origini del design italiano, in cui a seguito delle sanzioni economiche imposte dalle Nazioni Unite nel 1935, il design italiano impara a fare di necessità virtù e riscopre materiali e tecniche della nostra tradizione o inventa addirittura nuovi fantasiosi materiali. La seconda sezione è dedicata al periodo che coincide con la crisi petrolifera degli anni ’70, in cui i nostri grandi progettisti hanno realizzato opere esemplari, affrontando con coraggio la scarsità di risorse attraverso la sperimentazione di nuovi linguaggi. Il percorso si conclude infine nei giorni nostri, in un contesto di crisi del modello produttivo acriticamente perseguito nei decenni precedenti, spingendo a riscoprire non solo l’autoproduzione, ma anche, per esempio, le specificità locali e quell’unicum a livello internazionale che sono i distretti industriali italiani.
Completo di un vastissimo apparato iconografico di oltre 800 immagini, Il design italiano oltre le crisi. Autarchia, austerità, autoproduzione, raccoglie contributi originali di numerosi esperti e designer. (Corraini edizioni)
www.paoloulian.it/
www.morenoratti.com/