Ombre danzanti che svelano il tempo… Tempo vago, languido, evanescente, eppure così rigidamente concreto e misurato: un gioco sottile, intellettuale, eppure semplice e sorgivo come uno sguardo infantile. Il tempo come movimento. Il tempo in movimento diventa poesia, narrazione della vita che scorre inafferrabile e fragile, come un’ombra.
Le creazioni di Sciortino scaturiscono proprio da quell’insolito connubio con l’impiego del filo “cotto”, una tipologia particolare di ferro, più plasmabile e che di volta in volta assomiglia a legno o plastica e che permette realizzazioni di linee morbide, di animazione spaziale, di ombre “danzanti”.
Le opere di Antonino traggono spunto da occasioni e stimoli esterni: sono realizzate di getto e poi rielaborate fino a soddisfarne la fantasia creativa.
Tra le opere che si trovano nel suo studio esempi rimarchevoli la figura del pappagallo scherzosamente chiamato Pierluigi senza motorino (un amico triste dotato di naso aquilino), il gufo, il “tonno subito”, ispirato da ricordi siciliani) o “La ragazza della porta accanto”. Le sue creazioni sono da lui definite come una sorta di “barocco minimale” una contraddizione solo apparente perché, come ama dire, se conosci la regola puoi fare l’eccezione.
Sciortino crea anche oggetti d’arredo o di design ricevendo commissioni specifiche o soddisfacendo ospiti che visitano il suo studio e si innamorano degli oggetti creati acquistandoli per arredare casa.
Le sue opere sono versatili, duttili, si prestano a più funzioni e sistemazioni. Caso emblematico è una creazione che ha chiamato “Servo muto” perché la si può mettere dove si vuole attribuendogli una funzione a seconda dei contesti.
Con Sciortino si realizza il ricupero di quel ricchissimo patrimonio di sapere e di conoscenze legate al lavoro artigiano nel quale l’estro e la creatività italiana hanno dato il loro meglio, permettendo di far conoscere l’eccellenza e l’inventiva del nostro Paese in tutto il mondo.
http://www.antoninosciortino.com/