“L’Architettura è il gioco sapiente, rigoroso e magnifico dei volumi sotto la luce”.
Le Corbusier
Jacopo Foggini, artista nato nel 1966 a Torino e residente a Milano, che studia ed esplora l’arte e il design, esperto conoscitore di Luce e Volumi.
Foggini entra a lavorare nell’azienda di famiglia dove scopre un materiale comunemente utilizzato nel design automobilistico, il metacrilato.
Si esprime plasmando metacrilato, che scopre per caso a 5 anni entrando a curiosare tra le linee di produzione dell’azienda di famiglia. Usata per le finiture delle auto, la resina termoplastica diventa la materia preferita di Foggini che ne coglie le potenzialità estetiche e cromatiche, praticamente infinite. Mette a punto una macchina che porta il metacrilato a 200 gradi fino a farne un filo sottile a cui lui ridà forma modellandolo con le mani.
Dal 1997, inizia con un’installazione negli spazi di Romeo Gigli, poi espone le sue opere nelle gallerie più prestigiose: dal Carrousel du Louvre al Centre Pompidou di Parigi, dal Royal College of Art di Londra alla memorabile Plasteroid. Collabora con aziende come Edra per cui ha creato Alice, una poltrona da esterni in filo di policarbonato traslucido, e il tavolo Capriccio in vetro e acciaio. Nella sua galleria di Milano, le lampade da soffitto in metacrilato che concentrano e diffondono la luce.
Bellissimi i suoi lampadari della collezione Brilli e Sneeze la cui totale trasparenza lo mette in netto contrasto con gli altri proposti nelle tonalità oro e ocra. Le opere “Tondo 120” e “Dischi”, pensate e realizzate per essere applicate al muro, sono tra le mie preferite. Le trovate sicuramente in vendita presso la galleria Rossana Orlandi, da Dilmos e da Spotti a Milano.
Pingback: La Luce per Jacopo Foggini – Articoli