“Non sono interessato all’industria della moda, la mia è più un’arte del quotidiano che, come delle belle strutture architettoniche, non si regge solo sulla bellezza ma anche sulla funzionalità, e allo stesso tempo non svolge solo il suo compito ma serve anche a compiacere il senso estetico.”
Modelli scultorei, forme anatomiche, richiami mistici. I pezzi delle collezioni Kofta sono delle vere e proprie opere d’arte.
Fregi, architravi, timpani e capitelli. Nella narrazione poetica del fashion designer ucraino Konstantin Kofta i riferimenti all’iconografia classica e religiosa sono molto frequenti.
L’ispirazione arriva, da dettagli inaspettati. “Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi”, diceva Marcel Proust, e così Kofta trasforma frammenti di paesaggi urbani in accessori moda unici e ricercati.
Drama, l’ultima collezione di zaini e pochette, prende spunto dagli edifici di culto della sua Kiev. “La perfezione è nascosta nei luoghi sacri, lontano da una visione ordinaria dettata da standard comuni”.
È così che la forte carica mistica di Kofta prende forma e consistenza fino a materializzarsi. Con le loro silhouette sofisticate, le borse sembrano opere d’arte. La tecnica è complessa. Konstantin fa calchi in gesso degli elementi architettonici da riprodurre, poi li traduce in pelle pregiata… Proprio come uno scultore.
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