La sua ricerca creativa è caratterizzata dall’acquisizione di oggetti legati al quotidiano, decontestualizzati e riassemblati: materiali come bottoni, strass, tessuti, nastri, pompom, pentole, posate di plastica, vengono trasformati in creazioni di grande finezza ed eleganza. Le sue opere sono ironiche e poetiche…. i temi trattati sono spesso, legati alla femminilità e carichi di inquietudini.
Vedi The Bride, l’elegante lampadario fatto da 14000 tampax che venne esposto alla 51° Biennale di Venezia, nel 2005. “Esso simboleggia la purezza della verginità della donna fino al matrimonio”, ha spiegato l’artista.
Video The Bride of Joana Vasconcelos
Una delle sue ultime opere: Contaminação (2008), esposta a Palazzo Grassi a Venezia…
Elementi che invadono letteralmente il Palazzo, appropriandosene… contaminandolo…infatti, oltre a evocare il concetto di proliferazione, quasi di un virus che si propaghi, presuppone un rapporto conflittuale con le altre opere in mostra, in quanto l’idea di contaminazione suggerisce anche l’esposizione a un elemento impuro o tossico…
Trattasi di enorme corpo tesssile… patchwork di differenti materiali, recuperati nel corso dei suoi viaggi nel mondo negli ultimi tre anni, l’opera è in crescita costante dato che, l’autrice aggiunge nuovi elementi in ogni allestimento. Costituita da manufatti realizzati dalla stessa Vasconcelos….
Attraverso, la ricchezza di ogni dettaglio, la Vasconcelos pur utilizzando tecniche femminili e artigianali come il cucito, la maglia e l’uncinetto riesce a conferire la dignità di una vera e propria opera d’arte alle sue creazioni.
Si comprende immediatamente la proposta provocatoria e femminista che c’è dietro Contamination.
Cito anche il gigante paio di scarpe con i tacchi a spillo fatte con pentole inox dal titolo Marylin (2009) …un discorso attento ai nuovi miraggi della società di consumo dove fa nascere forme della natura a re-incantare un universo contemporaneo spesso alienante.
Altre volte un fantastico motivo all’uncinetto diventa un’elegante rete che imprigiona il corpo di una donna…
L’artista portoghese Joana Vasconcelos è nata a Parigi nel 1971; oggi vive e lavora a Lisbona. Ha studiato Arti Visive al Ar.Co – Centro d’Arte e Comunicazione Visiva (1989 e il 1996). Nel 2006, ha vinto il premio “The winner takes it all” – Fondazione Berardo – per aver creato il “Nectar” collezione del museo Berardo. Nel 2003 ha ricevuto un premio per il “Fundo Tabaqueira Arte Publica” per aver fatto parte del progetto Largo da Academia das Belas Artes, a Lisbona. Nel 2000, ha vinto il “Premio EDP Jovens Artistas”.
Dal 1994 viene invitata regolarmente sia alla mostre in Portogallo che all’estero. Ecco alcune delle opere importanti che Joana Vasconcelos ha realizzato in questi ultimi anni:
- “A Joia do Tejo“, Torre de Belém, Lisbona (2008);
- “Contaminacao”, Projecto Octogono Arte Contemporanea, Pinacoteca do Estado, Sao Paulo (2008);
- “Joana Vasconcelos”, The New Art Gallery, Walsall (2007);
- “Yellow Brick Road”, Palazzo Nani Bernardo Lucheschi, Venice (2007);
- “Joana Vasconcelos”, Rena Bransten Gallery, San Francisco (2007);
- “A Ilha dos Amores”
http://www.joanavasconcelos.com
© Atelier Joana Vasconcelos