Il cammino più breve da se stesso a se stesso è l’altro
Paul Ricoeur
In INCONTRI i contenitori si uniscono ai coperchi per creare un nuovo solido, una nuova figura.
Sembra quasi che un Lui e una Lei si fossero incontrati un giorno e avessero generato per sottrazione l’Altro… ed ecco il Trittico!
La Poesia compie il tentativo di un incontro, Celan la definiva: una stretta di mano, attraverso i suoi specifici strumenti, il ritmo, la metafora, la similitudine, la sinestesia, l’ossimoro, sono alcuni dei modi, in cui la lingua prova ad integrare le diversità, ad armonizzare gli opposti, a fare spazio all’Altro e a contaminarsi di Lui…. Come succede qui tra un Cilindro e un Coperchio con manici sagomati che toccano il piano.
Tre contenitori scultorei evidenziano la capacità del metallo e della sua lavorazione di adattarsi ad interpretazioni emotive, percettive e visive. Semplici cilindri entrano in contatto con coperchi dotati di manici sagomati, adattabili alle varie forme e dimensioni, si incontrano fisicamente e matericamente in un gioco di percezione mutevole. I contenitori sono incamiciati con tubolati in acciaio inox, adatto al contenimento di cibi ed alla loro conservazione, ma sulla funzione prevale l’aspetto poetico e materico generato dall’abilità e sensibilità artigianale.
Materiali / Ferro nero macchiato, Ferro naturale levigato, Ferro ossidato cor-ten
photo: Laura Fiaschi
mostre: Vetrina / Palazzo Rucellai / Firenze / 2015
Operae / Palazzo Cavour / Torino / 2015
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