François Azambourg dedica il suo lavoro alla combinazione tra le tecnologie e le arti applicate. Nel 1987, consegue il Diploma Superiore delle Arti Applicate (DSAA) per uno studio sul sassofono che svilupperà nel corso di dieci anni con Selmer e l’IRCAM, borsista della Fondation de France, la Fondation de la Vocation e la Direction de la Musique et de la Danse.
Nel 1994, vincitore del concorso CTBA, inventa nuovi materiali e deposita un brevetto sui sandwich flessibili.
Dal 1999 al 2003, le sue opere sono esposte al VIA.
Nel 2002, sviluppa delle lampade a fibre ottiche per i Designer’s Days.
Per Lille 2004, progetta un micro-ristorante, trattato come un oggetto fuori scala.
Prodotto da Hermès, Cappellini, Domeau&Peres, Ligne Roset, Domestic et Poltrona Frau, nel 2005, François Azambourg firma un lampadario monumentale per le Galeries Lafayette di Tolosa e lavora in Giappone con industriali che si occupano di riciclaggio della plastica.
Per 30 anni, la valorizzazione de L’Innovation dans l’Ameublement, noto come VIA, ha promosso il design contemporaneo, design innovativo mobili con progetti economici ed eco-friendly di nuovi talenti.
“Abbiamo un impegno molto importante per far conoscere i nuovi designers francesi”, spiega Gérard Laize, direttore esecutivo della società.
Attraverso il suo impulso a finanziare progetti basati sia sulla ricerca tecnica che sulla creatività, il VIA ha lo scopo di collegare i produttori, i progettisti e i rivenditori.
Laize ha collaborato ampiamente con il museo d’arte moderna di Parigi: Centre Pompidou, per creare Via Design 3.0, una mostra che evidenzia la storia della società di design moderno per la casa.