Finestre aperte sull’immaginario
Recente aggiunta di Roubini riguarda il lavoro del pittore milanese, scultore, decoratore d’interni, e incisore, Piero Fornasetti. Uomo moderno-rinascimentale con rara combinazione di fantasia e poesia, il lavoro di Fornasetti subisce l’influenza di artisti diversi come Bosch, DaVinci, e Salvador Dalí. Roubini ha creato tre temi per la collezione Fornasetti: “Tema e Variazioni” cattura le sue immagini firma di volti di donne, tra le labbra rubescenti gigantesche di “Bacio”; “Natura e le cose” è investito in organico, “Amiamo Il Serpente” che evoca sia il giardino di Eden e il serpente purtroppo segmentato di “Non Tread On Me” tradizione rivoluzionaria; e “motivi architettonici” impegna le interazioni tra le persone e gli spazi costruiti, il medievally-investito “Città di Carta” un pronunciamento coinvolgente, se strano, il gamesmanship architettonico.
Come ci si potrebbe aspettare, tappeti di Roubini non sono economici.
Del resto sono realizzati artigianalmente da Roubini Rugs. Sono tappeti che appaiono impreziositi dalla luminosità dei cromatismi su seta, dall’accurata lavorazione manuale e dalla scala dei temi Fornasetti, che sempre sanno trasformare pareti, pavimenti, soffitti, mobili, soprammobili in delle finestre aperte sull’immaginario.