“L’idea era quella di dare vita e profondità a uno specchio che, in un certo senso, non è altro che uno spazio vuoto». Gioca invece con «l’eco dell’immagine che si ripete all’infinito e scompare, a poco a poco”
Questo l’ultimo dei 4 progetti sulla percezione degli oggetti riflessi di Gilles, parlo della collezione Faux Mirror progettata per l’editore belga Deknudt Mirrors, una serie di specchi dalla forma irregolare, serigrafati e dotati di una piccola mensola in rovere. «La collezione si basa sulla giustapposizione di un materiale ‘falso’ sulla superficie riflettente che imita un metallo perforato o l’effetto del legno», spiega il designer. L’idea prende spunto dal ‘faux wood’ inglese, la tecnica artistica di imitazione del legno che risale al Rinascimento. «Il mio obiettivo era quello li. Il riflesso di un oggetto o di una persona appare quasi come se un velo o una tenda leggera stiano passando davanti allo specchio», dice Gilles.
Con questo progetto Gilles si è divertito a ricreare delle aperture virtuali ad arco. Dice che servono per «generare nuove dinamiche nelle stanze e ampliare lo spazio». L’impressione, soprattutto quando più elementi sono allineati in fila, è proprio quello di una porta o di una finestra aperta che sfondano la parete.
Selected Design in programma a Graz (Austria) per la manifestazione Designmonat 2017 dal 29 aprile al 28 maggio 2017