Li abbiamo visti in aprile a Milano, in occasione del Salone del Mobile, poi a Venezia, hanno presentato la collezione completa, a Palazzo Franchetti, finita il 28 luglio.
Emmanuel Babled, francese di origine, milanese di adozione e da qualche anno ad Amsterdam, si esprime da tempo con il vetro. Conosce bene le sue magie e soprattutto ha una grande confidenza con i maestri vetrai di Murano. Questa nuova collezione si chiama Osmosi, un incontro del delicatissimo vetro soffiato a bocca con la pietra scolpita con calcoli digitalizzati, e così crea un’unione unica. L’effetto scenografico è semplicemente bello. Sembrano superfetazioni della materia, creano bolle perfette e forme scivolose che sembrano adagiati placidamente su bordi e spigoli. Sembrano nascere per unire i due materiali in un abbraccio impossibile…
Li ha realizzati con Testi Group per il marmo, e Venini per il vetro: due celebrità italiane, facendo la spola da Amsterdam per mesi. Il processo inizia dal vetro soffiato, una volta ottenuta la forma viene scannerizzata in 3D, così digitalizzata si imposta il processo della fresatura a controllo numerico del marmo.
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