Installazione con 8 esemplari su i ripiani della libreria. Strutture lamellari composte da strisce e moduli di carta di varia tipologia tagliata e lavorata a mano. Inserti in piallaccio tanganica, foglia oro.
1999/2008
Ci siamo dimenticati una parola: lo stupore.
Guardiamo il cielo, terso e luminoso, le stelle, la luna.
Ma poco a poco ci allontaniamo della grandiosità del
cosmo che ci circonda.
Guardiamo le straordinarie visioni di Marte,
della sua sabbia rosa, dell’azzurro dell’ametista nelle sue rocce,
il sole lontano, più piccolo, forse la nostra terra futura
ma il tutto tende presto a cedere alle cose comuni e quotidiane.
Daniele Papuli ci riporta lo stupore: la carta nelle sue mani
si trasforma, si muove, canta, è un’onda irregolare
e increspata dal vento del mare, oppure è un paesaggio
sotto i bianchi spruzzi in un prato verde.
Daniele ama la carta,
ne studia le secolari trasformazioni, la rispetta
ma la interpreta con una fantasia ed una libertà particolari.
Dalla sua grande capacità manuale, dai suoi progetti,
nascono sculture, forme varie e strane, eleganti,
da una assorbita cultura. Nasce con lui un nuovo modo
di guardare, fantasticare. Daniele è un mago,
quella parola non è stata dimenticata,
vero stupore destano le sue opere,
stupore nei nostri occhi e nell’anima: è vita. (Vevè Benini)
http://www.danielepapuli.net/