“Conversando un giorno con Giuliano Mauri mentre osservavamo insieme l’innalzarsi della Cattedrale Vegetale, lui mi disse che un’opera d’arte riempie sempre un vuoto dell’anima.
E io, ripensando a quella medesima radura in cui ci trovavamo, vuota fino a qualche mese prima, pensai che la sua Cattedrale avrebbe interpretato magnificamente la metafora, colmando quello straordinario spazio naturale così come avrebbe arricchito l’anima di chi si sarebbe recato a vederla o vi avrebbe sostato vicino.
Nemmeno in quel prezioso momento di consonanza tra arte e natura, a cui noi di Arte Sella siamo pur abituati, mi resi conto di quanto bisogno avessimo noi tutti di quell’opera.
La Cattedrale Vegetale evoca in noi molte emozioni, incontra qualche nostro bisogno indefinito, ma lo fa con leggerezza, lasciandoci spazi per guardarci attraverso, come attraverso le sue possenti ed eteree colonne.
Ci intimidisce con le sue dimensioni: l’altezza, la monumentalità; rievoca grandi fatiche e grandi invenzioni, aspirazioni architettoniche e religiose degli uomini che in ogni periodo della loro storia hanno provato ad esprimere, sfidando i loro limiti e le loro possibilità, rivolgendosi alle loro divinità, cercando di raggiungerle in una preghiera non certo sommessa o sussurrata.
Ma questa Cattedrale è però, qualcosa di ancora diverso da un’opera architettonica, religiosa o estetica, oppure è tutto ciò e anche qualcosa di più. Porta con sé il grande messaggio della natura, fatto di silenzio, pazienza, attesa fiduciosa.
La struttura serve a sostenere e guidare la crescita di 80 alberi: questo è il vero scopo dell’artificio.
La natura detta e determina il vero ritmo di costruzione dell’opera e noi dobbiamo esserne consapevoli, come i costruttori delle grandi cattedrali gotiche a cui non bastava la vita per vedere la completezza del loro lavoro.
Il monumento è innalzato alla natura, ai suoi insegnamenti di cui abbiamo sempre bisogno.
A noi di Arte Sella resta anche il valore aggiunto dell’orgoglio di aver creduto al sogno di Giuliano Mauri, di aver aspettato quasi 10 anni con tenacia ed umiltà che si verificassero le condizioni affinchè il sogno diventasse splendida realtà da offrire nuovamente alla valle e a tutti voi.”
(Tratto da artesella.it/ – Laura Tomaselli – Presidente Arte Sella)
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