Un tempo il canapé nido giocondo
Fu di risi e di scherzi
Giuseppe Parini
Gli arredi seicenteschi in cui il tappezziere riesce a dare il meglio di sé sono il lit de repos e il canapé. Il primo è una larga panchetta sorretta da brevi gambe collegate mediante una traversa; porta una o due spalliere, talvolta ricoperte di stoffa ed è completato da cuscini cilindrici.
Il secondo, denominato anche sofà, per alcuni rappresenterebbeun’ulteriore versione del lit de repos; per altri, invece, esso deriverebbe dalla lenta evoluzione del cassone in una cassapanca resa più comoda dall’uso dei cusicni; per altri ancora infine, il canapé costituirebbe l’interpretazione europea del divan arabo-persiano (da cui il nome di divano).
E, in quest’utlimo caso, esso avrebbe quale referente la piattaforma d’appoggio dei cuscini su cui il Gran Visir e il suo Consiglio usavano sedersi. Ad ogni modo, anche questo arredo destinato ad ospitare più persone seduta ha una struttura portante in legno che trova il suo complemento nell’imbottitura e nel rivestimento del sedile, dell schienale e dei braccioli.
(da: L’arte di arredare: la storia di un millennio attraverso gusti, ambienti … di Gabriella D’Amato)
un po’ di storia e qualche foto tra “vecchio e nuovo”…