“All’inizio l’incapacità di controllare completamente la creazione
di un mio oggetto mi innervosiva.
Oggi invece sono innamorata di quella componente di casualità.
La sorpresa è un momento magico che unisce il respiro di tutti.
Spesso parto da semplici schizzi
ma c’è sempre una componente imprevedibile
che può cambiare il progetto iniziale.
Alla fine ogni oggetto è la somma di due energie:
la mia e l’inevitabile casualità che rende unico ogni pezzo.”
(Rita Miranda)
Sfere, ricci di mare o di terra, sfere… spesso animate da rane, camaleonti, serpenti e altri piccoli animali quasi piccole essenza divine collocate a difesa dell’arte che rappresentano….
“Il mio lavoro parte da un desiderio primario, quasi ancestrale, quello di creare oggetti con le mie mani, con la terra e con il fuoco.
Oggetti che vogliono esprimere armonia, equilibrio, proporzione, e il punto di riferimento torna ad essere la natura, inesauribile fonte di ispirazione con le sue forme, i suoi colori, la sua vita. Terra, fuoco, aria, acqua.
Tutti gli elementi si mobilitano nell’arte Raku. La tecnica nasce nel 1500 in Giappone, collegata alla “cerimonia del the”, per poi svilupparsi e trasformarsi nei secoli. I pezzi vengono estratti incandescenti dal forno, per poi acquistare caratteri unici ed irripetibili nel corso del raffreddamento.
Un ambiente fortemente riducente, privo di ossigeno, ottenuto ad esempio coprendo l’oggetto incandescente con della segatura, provoca la formazione di lustri e riflessi, dovuti alla reazione chimica degli ossidi metallici presenti nell’argilla e negli smalti. Il ciclo si chiude poi con l’immersione degli oggetti in acqua, o con il raffreddamento all’aria.”
Le sue opere sono esposte presso le seguenti gallerie: Ab Ovo Gallery (Todi), Terre Rare (Bologna), Il Cerchio (Perugia), Manidesign (Napoli). Spazio Nibe (Milano)