Quest’anno Bisazza presenta al CERSAIE 2016 la prima collezione di parquet decorato della linea WOOD, disegnata da Studio Job, Kiki van Eijk e Edward van Vliet, oltre ai decori in mosaico, rinnovati nei colori e nelle texture, firmati dai designer: Ferruccio Laviani, Kiki van Eijk e Alessandro Mendini.
Per la prima collezione decorata della linea di parquet Wood, Bisazza ha fatto appello al talento creativo di quattro designer dell’area fiammingo- olandese. Nynke Tynagel e Job Smeets, il celebre duo Studio Job, che collabora con Bisazza ormai da dieci anni; Kiki van Eijk, affermata rappresentante della nuova generazione del design olandese ed Edward van Vliet, designer basato ad Amsterdam, già autore per Bisazza di pattern in mosaico.
WOOD è una linea di parquet in legno di rovere disponibile nei formati: quadrato (20x20cm), esagonale (20x23cm), spina (30x10cm) e doga (60×10 cm). Alle cinque tonalità già disponibili a catalogo – Cuoio, Marron Glacé, Naturale, Moka e Notte – si aggiungono cinque nuovi colori: Sugar, Cherry, Pearl, Denim, Mint. Oltre alle tinte unite, la collezione si arricchisce ora di decorazioni ottenute con incisioni a laser.
Kiki van Eijk
Neoromanticismo e tratto femminile per Ranunculus e Calystegia, i due decori in mosaico che la designer olandese Kiki van Eijk firma per la prima volta per Bisazza.
Realizzati in grande formato con la tecnica artistica tradizionale, i fiori spuntano e si “arrampicano” sui mattoni di un muro immaginario, riprodotto in mosaico digitale.
«L’ispirazione per questa serie di decori deriva dalla mia esperienza personale: vivo in un’area naturale protetta, tra campi, fiori ed erba selvatica che cresce nel mio giardino, fra i mattoni della mia casa, ovunque. Tutti i pattern sono ispirati all’erba selvatica: se la osservi da vicino, come attraverso una lente, scopri che in realtà è davvero incantevole.»
Studio Job
Con il loro inconfondibile segno stilistico e la consueta nota di sottile humor, il duo Studio Job firma la sua personale interpretazione del classico parquet. Nei pattern geometrici in 3D e trompe l’oeil – Cannage, Plissage, Bloc, Zig Zag e Escalier – accostano tonalità naturali con colori accesi e associano elementi in legno dalle forme diverse. Nel pattern Gingham, piccoli scheletri di animali incisi a laser, tipiche figure del loro linguaggio iconografico e protagoniste anche nel decoro in mosaico Perished, spiccano su una scacchiera colorata, richiamo al classico tessuto inglese a quadri.
«Un nuovo materiale, stesso principio: disporre forme geometriche in pattern, combinare elementi per far nascere immagini, creare illusioni tridimensionali dall’effetto trompe-l’oeil. Trasformare colori naturali in toni artificiali, con incisioni di figure insolite. Un’interpretazione contemporanea del pavimento in legno.»
Edward Van Vliet
Edward Van Vliet trova ispirazione in elementi simbolici senza tempo e introduce geometrie sinuose generate dallo spirografo e dalla rosa dei venti per i pattern: Hillstar, Astrakhan, Pirouette, Faraday e Fidelio.
«Ho volutamente scelto l’esagono come base per i miei progetti perché offre molti effetti tridimensionali – da ogni punto di vista – e permette di creare pattern nuovi e sorprendenti, invece di semplici ripetizioni orizzontali e verticali. L’esagono è simbolo di creazione e di rivoluzione in tutte le religioni e culture. E’ connesso alla natura ed è per me una forma più organica, in quanto simile al cerchio. Il decoro geometrico a spirografo e la stella enfatizzano le diverse direzioni, ricordando la rosa dei venti che guida i viaggiatori in tutto il mondo.»
Ferruccio Laviani
Nascono da una prima collaborazione tra Ferruccio Laviani e BISAZZA i nuovi decori in mosaico: Arzigogolo, André, Albert, George e William. Proposte decorative di design, caratterizzate da dei motivi classici che, grazie ad un’inedita rivisitazione, si sono trasformati in suggestivi decori contemporanei.
Ispirati al tessuto scozzese tartan sono i decori Albert, George e William, una texture intramontabile, proposta sia nella versione classica che in una più moderna, ottenuta attraverso l’accostamento di colori accesi.
Nei due decori, André e Arzigogolo, rivisitazione di una decorazione anni ’30 ispirata ad André Arbus e Gio Ponti, il grafismo, quasi ipnotico, crea una sovrapposizione di linee e di curve sinuose.
«…Le prime due collezioni che ho realizzato per Bisazza hanno riferimenti molto diversi: da un lato un segno grafico della decorazione Post-Déco compresa tra gli anni ’30 e ’40, qualcosa tra Andrè Arbus ed il primo Gio Ponti mentre la seconda collezione prende ispirazione da un altro materiale che come il mosaico trae la sua unicità dai limiti dati dalla sua struttura composta di fili e trame, il tessuto…..
La trama di un tessuto è molto simile alla griglia di un mosaico ed è per questo che l’ho presa come base di partenza per quella che poi sarebbe diventata la collezione. Ho scomposto le varie linee che formano la struttura del disegno e le ho reinterpretate con le tessere di mosaico in modo da formare un pattern materico che mantenesse la vibrazione propria del materiale…»
BISAZZA CERSAIE 2016 HALL 22 STAND A14-B15 fino ad oggi!
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