Visto a Luisa Delle Piane durante il Fuori Salone di Milano…e, ancora, alla Mostra presso la Galleria O. di Roma, dove Anastasio ha creato una serie di pezzi unici che fanno rivivere di vita nuova oggetti tradizionalmente visti come accessori. Mostre che presentano un paesaggio ricco di oggetti, contenitori e sedute… gli arredi che Anastasio crea rimandano sempre ad un doppia lettura: il designer fa incontrare beni di consumo pregiati a materie povere, riecheggiando infine tradizioni appartenenti alla cultura nomade e all’utilizzo delle nuove tecnologie. Dal 2003 il lavoro dell’artista si è concentrato sulla manipolazione di oggetti di uso domestico, rielaborati con tecniche artigianali.
Bellissimi i Crateri, contenitori in vetro, progettati con la duplice funzione di contenere borse di plastica o fiori. Il loro nome allude sia al foro, sia ai vasi della classicità greca o etrusca, con le loro narrazioni epiche.
I Crateri sfruttano la trasparenza del vetro per rivelare i linguaggi dei sacchetti di plastica, trasformandoli in narrazione pittorica. Raccolti all’interno del vaso, i sacchetti documentano acquisti, trasporti, merci…
Andrea Anastasio è nato a Roma nel 1961. Ha studiato filosofia all’Università degli Studi Ca’ Foscari a Venezia. Nel 1991 si trasferisce in India e dal 2002 si sposta regolarmente tra l’India e l’Italia.
Ha disegnato per Artemide, Memphis-Milano, Design Gallery-Milano, Sawaya & Moroni, Danese. Dal 2002 dirada il suo lavoro come designer professionista per concentrarsi sulla sua pratica artistica.
“Realizza oggetti quotidiani e domestici con materiali poveri per rileggere e smitizzare la cultura del design industriale, con una ricerca che si propone di riflettere sulla filosofia dell’abitare.”
Immagine: Andrea Anastasio, Dentro, 2005. 50cm x50cm, ferro e piume d’oca, dettaglio
Galleria Roberto Giustini, Galleria Luisa Delle Piane, Galleria Corraini.