L’evoluzione metaforica del filo: dal filo del ragno al filo della ricerca artistica
Gli estremi dell’evoluzione s’incontrano nelle opere di Silvia Beccaria, Roberta Toscano e Mariano Dallago che reinterpretano il mito di Aracne.
Pensieri in filo di Silvia Beccaria
Opere in cui l’arte del tessere diviene un racconto e un comporre trame.
Dipanare, separare, rischiarare i fili dei pensieri, intrecciare lettere e sillabe, che si fanno “testo”, tessuto
La matassa del pensiero, l’informe della mente si muta in arte, riscrittura del lontano, rivisitazione di miti, poemi, racconti.
Ragna-tele di Roberta Toscano
Architetture di perla tese tra gli alberi, iridescenti di rugiada e di sole. Teorie di luce. Simulacri di tessuti. Come non desiderare di catturare una ragnatela? Senza alcuno scopo scientifico, le ragnatele sono impiegate in questo progetto per dipingere ancor più romantiche geometrie. Celebrazioni di ricordi. Paure e sogni rimangono per sempre impigliati nel filo appiccicoso come voli interrotti di mosche e di falene. In teche di legni vecchi si dispongono ignoti pianeti di ali in frantumi, minuscoli gusci e semi volanti, piume, foglie morte e brandelli di tempo per proseguire un’infinita collezione di strutture sensibili sospese.
Aracnotipie Installazione di Mariano Dallago
“Se ho incluso la Visibilità nel mio elenco di valori da salvare è per avvertire del pericolo che stiamo correndo di perdere una facoltà umana fondamentale: il potere di mettere a fuoco visioni a occhi chiusi, di far scaturire colori e forme dall’allineamento di caratteri alfabetici neri su una pagina bianca, di pensare per immagini.” (da “Lezioni americane” di Italo Calvino).
Silvia Beccaria
Artista tessile Torino 1965
Dopo la Laurea in Filosofia e un Master in Arte Terapia presso l’Università di Torino, ha iniziato un percorso di studio come Progettista Tessile, specializzandosi in Fiber Art sotto la guida dell’artista Martha Nieuwenhuijs.
Dal 1993 al 2000 ha elaborato progetti didattici utilizzando l’arte tessile come strumento di riabilitazione ed educazione collaborando come consulente all’interno di strutture per disabili psichici, detenuti, minori a rischio e portatori di handicap. Per alcuni anni, dal 2002 al 2007, ha curato la progettazione di alcune attività legate all’arte tessile per il Museo di Arte Contemporanea – Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli.
Il suo lavoro, frutto di una simbiosi tra mente e mani, la conduce per percorsi di ricerca e ardite sperimentazioni ad indagare nel passato con un linguaggio contemporaneo e al tempo stesso attento all’eredità dell’antica tecnica della tessitura a mano.
Per le sue opere, create filo dopo filo, la definizione di “fibra” viene estesa sino ad includere prodotti industriali, anonimi, marginali, come pvc, gomma, plastica, lattice, poliuretano ai quali parrebbe difficile conferire qualità estetiche, ma che possiedono comunque un comune denominatore: la loro “tessibilità”.
I materiali scelti per le loro caratteristiche di consistenza, elasticità, trasparenza e colore, sono imprigionati dall’ordito, e al tempo stesso, lasciati liberi di muoversi così da creare un’effetto di tridimensionalità che ne costituisce il fascino.
Silvia Beccaria realizza opere tessili (arazzi e sculture) e gioielli contemporanei ispirati alle gorgiere storiche .
Alcune opere sono presenti in collezioni permanenti altre partecipano a numerose Mostre Internazionali di Arte Tessile (Miniartextil, Fiber Art, Como, Trame d’Autore Biennale Fiber Art Chieri).
Roberta Toscano
è nata e lavora a Torino. Ha studiato Storia del Teatro e poi Grafica con Franco Fanelli all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Opera in campo artistico principalmente con materiali di scarto che assembla, stampa, incide, sospende, incolla. Tramite un lavoro di ricerca articolato che la porta all’uso di vari linguaggi espressivi (video, incisione, installazione, poesia) è spinta dalla necessità di ricercare un’estetica consapevole e tendente all’autenticità. In veste di fotografa tenta di ritrarre il mondo, il corpo e l’immaginario femminile come paesaggio inconsueto, protesta muta contro l’ordinaria mercificazione dell’esistenza umana. La sua ultima mostra personale è stata “Abitazioni della coscienza” a Villa Cernigliaro di Sordevolo (Bi) a cura di Paola Zorzi.
Insieme con l’artista biellese Armando Riva ha fondato nel 2010 il gruppo Costarocosa.
Con l’artista e operatore culturale Marco Rabino coordina e organizza da alcuni anni DETENZIONI, un progetto di eventi tra cultura contemporanea e mondo dei diritti e della detenzione.
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Mariano Dallago
Fotografo free lance dal 1989, opera da sempre nel campo della fotografia di architettura e della riproduzione di opere d’arte. Ha collaborato con alcune soprintendenze italiane per la catalogazione del patrimonio artistico nel progetto “dalle Alpi alle Piramidi”, con diversi restauratori per conto dei quali segue le diverse fasi del restauro di opere d’arte e con editori (Allemandi, Gribaudo, Panini, Nicolodi) per la pubblicazione di volumi d’arte. Alcune sue immagini vengono esposte in mostre collettive e personali, (Bologna, Parma, Livorno, Ivrea, Torino). Per conto della Citta di Torino esegue con un pool di architetti il rilievo fotogrammetrico di Palazzo Madama, per la Camera dei Deputati di Roma la campagna fotografica di Palazzo Montecitorio, per la National Gallery di Washington la documentazione della mostra i “Trionfi del Barocco”. Nel 2008 collabora con il Consiglio Europeo a Bruxelles alla realizzazione di un volume della collezione di opere d’arte contemporanea dello stesso e realizza per conto della Soprintendenza per i Beni Paesaggistici del Piemonte una campagna fotografica delle Chiese Romaniche dell’Astigiano. Nel 2009 realizza per la Fondazione Cassa di Risparmio di Asti lo stop-motion e i virtual-tour della mostra “Il Teatro del sacro” sulla scultura lignea del sei e settecento. Nel 2010 per conto dell’Istituto Superiore Regionale Etnografico della Sardegna realizza un progetto personale sulle piazze del Nuorese “Snap-Shot”. Invitato a tenere workshop didattici all’Università UNIRITTER di Porto Alegre in Brasile, Triennale Bovisa di Milano, ad ABADIR accademia di Design di Catania. Dal 1997 socio fondatore della cooperativa di restauro Koine di Roma. Dal 2008 insegna fotografia alla NABA (Nuova accademia di Belle Arti) di Milano. www.marianodallago.it
presso lo studio di Silvia Beccaria
domenica 7 giugno 2015
dalle 11 alle 20
via Guastalla 5 Torino