L’evento milanese propone un’atmosfera tra zolle che corrono sulla carta da parati e colonne di piatti in porcellana, come trait d’union tra cibo e materia. In mostra, le cucine ideate appositamente per l’ambiente domestico, da Prisma, azienda dinamica e innovativa, che da oltre trent’anni costruisce cucine per la ristorazione professionale.
Come dice il suo nome, Abimis vuole rinnovare dalle fondamenta l’idea stessa di cucina. Le cucine Abimis nascono per essere eterne.Tre sono le figure professionali che hanno ridefinito gli standard della cucina domestica: il designer, l’artigiano, il cuoco. Il designer ha sviluppato le linee estetiche riportando il concetto di cucina alla sua essenza, partendo dall’atto del cuocere.
L’artigiano ha plasmato la materia, acciaio inossidabile AISI 304, metallo biologicamente neutro che non emette odori, non rilascia alcuna sostanza sugli alimenti, resiste alla corrosione, a temperature fino a 500°C, si pulisce con grande facilità ed è riciclabile al 100%.
Con l’esperienza che viene da Prisma, il cuoco ha messo a disposizione il suo sapere per creare spazi di movimento in modo che le cinque fasi in cui si articola il cucinare, conservare-preparare-cuocere-impiattare-lavare, siano consequenziali.
Design Alberto Torsello