La linea, Canopy, sistema d’illuminazione, è ideata da Alex Buckman, studente neozelandese, nell’ambito della tesi per il master in industrial design presso l’università di Wellington. Il progetto concilia l’utilizzo della tecnologia led a basso consumo come sorgente luminosa e la struttura ottenuta mediante stampa tridimensionale.
Le forme organiche e complesse che formano i paralumi, sono derivate da strutture di frattali (strutture matematiche sulle quali la natura si basa nel fare il suo corso) che concorrono nella definizione delle forme tipiche dei cristalli di ghiaccio, le venature delle foglie, le linee di fratturazione nei cristalli minerali e altre cose ancora. La cosa si fa ancora più interessante perché da varie ricerche emergerebbe che il nostro cervello riconosce a livello subliminale i frattali contenuti in queste strutture reticolari, dal modo in cui filtrano la luce, rispondendo con l’induzione del rilassamento.
La complessità concettuale di questi oggetti, è ottenibile con la stampa tridimensionale in pochi minuti, grazie a software che permettono anche ai non professionisti di convertire in materia qualunque disegno tridimensionale eseguito con i comuni programmi di sviluppo.
Photo dal suo sito:
http://www.alexbuckman.com/