Raccontano il loro ultimo successo a Marmomacc 2014 gli stessi progettisti, e sognatori, Laura Fiaschi e Gabriele Pardi:
Un racconto per immagini in uno spazio che racchiude e comprime il tempo attraverso la memoria e l’immaginazione dalla forma iconica della casa; un allestimento che si sviluppa lungo un nastro rivestito da tessere di mosaico definiscono lo spazio abitativo.
Al centro i ceppi di lavorazione, case/incudine in acciaio capaci di generare il mosaico artistico; uno spazio vuoto per raccontare un percorso che conduce alla “partenza”.
La pietra da sempre affascina l’uomo, le civiltà, che hanno attribuito ad essa virtù, significati e poteri magici. La casa rappresenta il senso di agio personale e di benessere con sé e con l’esterno, significa sicurezza, protezione e punto di riferimento sin dai remoti tempi delle caverne.
Caverne abitate da uomini che sentirono l’esigenza di “riempire” le loro “case” con segni e disegni che raccontavano la loro storia. Al significato di rifugio sicuro aggiunsero presto quello di spazio dove poter esprimere ciò che era per loro più importante divenendo espressione, narrazione, specchio dei contenuti affettivi, simbolici, comunitari: riflesso del loro mondo.
La CASA rappresenta le nostre radici, la nostra memoria, la PIETRA la nostra immaginazione.
LA CASA DI PIETRA diviene spazio ancestrale, eco e contenitore del nostro mondo: il focolare.
Gli oggetti della CASA DI PIETRA, sono tracce della memoria, sunti di passaggi della nostra storia: fatti ed eventi del nostro passato come risultato di un’indagine mnemonica e non critica, sono “racconti emersi” che uniscono la pietra a materie prime e naturali ripercorrendo frammenti di ricordi evolutivi.
Il progetto prevedeva un main-partner che ha realizzato l’allestimento ed il rivestimento delle superfici in mosaico artistico, una serie di aziende abbinate per esporre oggetti trasversali e narrativi composti da pietra ed altri materiali e tre partner tecnici per le strutture portanti in acciaio realizzate da Officine Sandrini, le sedute Fiji di Riva 1920 e la segnaletica a pavimento fornita da Punto Neon.
La mostra è, accompagnata da un libro che descrive il progetto attraverso testi ed illustrazioni concettuali, dotato di copertina fustellata ed introdotto da Carlo Branzaglia.
La Casa di Pietra è stata ideata ed esposta alla sua prima tappa alla Fiera di Verona tra gli eventi culturali e collaterali di Marmomacc; ha ricevuto il premio “Best Communicator Award 2014” insieme a Grassi Pietre e Savema tra gli oltre 1500 stand espositivi “per il delicato allestimento che parte da un’interpretazione iconica della casa come matrice per comporre un mosaico di forme potenzialmente infinite” da una giuria d’eccezione composta da Giorgio Tartaro, Luca Molinari, Livia Peraldo Matton, Patrizia Pozzi e Marco Romanelli.
photo: Alessandro Culos / Laura Fiaschi/ Debora Nopor
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