Mio il fiore che colgo tra tanti diversi
Mio il fiore che scorgo nei tuoi cuori tersi
Mio soltanto mio lo scelgo: è Fioremio
(scritto da Rosaria Di Dio)
“La superiorità erotica della donna come unico antidoto all’alienazione di una modernità che porta l’individuo a un rapporto a senso unico con il mondo”. Klimt, nel suo affascinarsi, meravigliarsi e contemporaneamente perdersi nel femminile……(A.K.)
LEI è il gioiello proposto da Agnieszka Kiersztan al concorso Internazionale di gioiello indetto dall’Università e Nobil Collegio degli Orefici Gioiellieri Argentieri dell’Alma Città di Roma che ha avuto come tema: “Il preziosismo pittorico di Gustav Klimt”.
Di seguito l’intera collezione e due parole sul quadro che ha ispirato questa splendida collana…
e…anche in questa collezione… dal nome FIOREMIO di Agnieszka, ritroviamo piccole sculture emozionali….stupendamente presentate su disegni botticelliani…e leonardeschi ….cammei incisi a mano su conchiglia sardonica…. sempre gioielli poetici quelli di Agnieszka…
Apice del “periodo d’oro” Il bacio è indubbiamente l’opera più popolare di Klimt…..Il tema della coppia persa nell’inebriante unione amorosa…
Ciò che rende il Bacio un’autentica summa dell’arte di Klimt, è il perfetto equilibrio con il quale i diversi aspetti del suo linguaggio vengono a comporsi: un equilibrio perfetto, al tempo stesso precario e sottile, tra il naturalismo dei volti e delle mani e l’astrattismo delle vesti, tra l’assolutezza del fondo d’oro e il brulicante prato fiorito, tra la forte carica erotica e il potente afflato cosmico.
Isolati dal mondo in un abbraccio che è fusione sensuale e spirituale, gli amanti del Bacio celebrano il trionfo del potere risolutore dell’eros, capace di ridurre in estatica armonia i conflitti tra uomo e donna e tra persona e natura.
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