Alice rise: “È inutile che ci provi», disse; «non si può credere a una cosa impossibile”. “Oserei dire che non ti sei allenata molto”, ribatté la Regina. “Quando ero giovane, mi esercitavo sempre mezz’ora al giorno. A volte riuscivo a credere anche a sei cose impossibili prima di colazione” (Alice nel Paese delle Meraviglie, cap. V).
“Arte fantastica è, per me, quella che lo diviene per lo spettatore, coinvolgendolo, dandogli la possibilità, su una serie di proposte e di accenni, di innestare le proprie fantasie” (Alik Cavaliere, 1972)
Dal 9 al 19 aprile, durante il Salone del Mobile, il Centro Alik Cavaliere di via De Amicis 17 a Milano, si è trasformato in un paese delle meraviglie per scoprire le opere dello scultore Alik Cavaliere attraverso la potenzialità di I-Mesh, un tessuto innovativo prodotto dall’azienda marchigiana Sailmarker International.
Il tessuto, a metà tra una rete e un filtro, diventa facciata, parasole, ingresso, percorso e il segno guida dell’installazione, a cura di Francesca Molteni (Muse – Factory of Projects): un luogo di benessere, piacere, gioia della scoperta. Come nella favola di Lewis Carroll, il visitatore entra in un universo incantato dove le regole, la scala, l’atmosfera vogliono essere diverse dal quotidiano e lontane dal caos delle giornate del FuoriSalone. A scandire il tempo della favola gli orologi Mirror disegnati da Marco Acerbis di Diamantini&Domeniconi chehannosegnato il giorno del mese e non l’ora, come l’orologio del Cappellaio matto.
Mi spiace solo averlo messo oggi …ormai concluso l’evento…
ALIK IN WONDERLAND Centro Artistico Alik Cavaliere
www.sailmakerint.com/