emozioni preziose
a cura di Maria Grazia Cicala
Cosa è l’Emozione?
Difficile esprimerla a parole. Dobbiamo affidarci a un linguaggio più poetico…
Raccontare storie
Suscitare emozioni
Creare meraviglia
Ogni gioiello è oggetto e intuizione. È un pensiero materico. È fatto di metallo e pietre, di sintesi e poesia. Di frammenti che si impreziosiscono nell’atto stesso di ricomporre una forma, di tentare un nuovo ordine.
Ognuno di essi vive nell’interazione con il corpo e con l’ambiente. In una dinamica che simula, i moti delle emozioni primitive, dello stupore per il segreto della vita.
È il movimento e l’alchimia che accelerano la materia di queste creature. Il soffio di vita che libera i gioielli dalla immobilità di splendidi “oggetti”, per trasmutarli in simboli, in parola e segno.
Ogni gioiello vive in un rapporto biunivoco di scambio di emozioni: le acquisice dal creatore e le dona a chi lo possiede in un fluido divenire costante.
Dietro la lavorazione di un gioiello vi è dunque sempre il riflesso di un’emozione. La ricerca dell’eleganza, della cura del dettaglio, sono il risultato di un vissuto interiore che l’artista porta dentro, e che fa emergere nelle sue creazioni.
Artigiani-Artisti che esprimono la loro ricerca e personalità attraverso l’oreficeria, dando luogo a vere e proprie creazioni artistiche. In fondo il gioiello è una creatura e come ogni CREATURA viene concepita con passione, instaurando un legame profondo, un dialogo, con l’artista, rispecchiandone i suoi stessi stati d’animo. La chiave di lettura? Semplicemente la sensibilità dell’osservatore, il ricercare il messaggio che l’artista vi ha nascosto, il percepire che in ogni sua creazione ci sia qualcosa di vivo, che possa interagire con chi osserva regalando forti suggestioni.
Raccontare storie suscitare emozioni nella gente per solleticare la loro fantasia e creare meraviglia. Un progetto può derivare dall’osservazione della società o da una reazione a qualcosa che attraversa semplicemente il percorso di un’artista ma può anche essere l’espressione di un pensiero o di un sentimento molto personale da comunicare al mondo. Esplorare i materiali, studiare e giocare con tecniche di produzione e artigianato.
Design e architetture indossabili che giocano con le tradizioni, individuando nuove possibilità nell’uso dei materiali e nei loro accostamenti, così che carta, argento, pietre, bronzo, seta, plastica, metalli in genere, diventino i principali interpreti di queste creazioni.
I Gioielli che vi presentiamo nascono non solo come protagonisti di questo tempo, ma anche come poeti di un futuro in cui la gioielleria torni a vivere come massima espressione dell’arte, di un sentire alto!
Partecipanti:
Magmajewels, un brand dal cuore eco, acronimo dei cognomi delle due designers Francesca Mazzotta e Pamela Maglie. La loro passione artistica unita a quella per la cartapesta leccese trae ispirazione da una terra affascinante: il Salento…. quello degli olivi ciclopici, arcaici, antropomorfi, e loro, quasi a ricordarli, realizzano azzardate contorsioni a tal punto che il movimento diventa un flusso orientato a scolpire la materia, celebrandone le eloquenti forme barocche.
E così, nel silenzio di un laboratorio immerso in un borgo, macerano stracci, carte e materie vegetali sperimentando nuove tecniche, generando gioielli la cui preziosità non è più affidata a metalli e gemme ma è da ricercare nell’unicità del design… in un mix di materiali forme e colori. I gioielli ànemos, loro ultima collezione, sono vere sculture da indossare. Creati con una graziosa attitudine a farli apparire modellati dal vento stesso, possiedono la naturalezza e il fascino di una conchiglia ritrovata sulla spiaggia.
Sabrina Bottura, vive e lavora a Villa Lagarina in provincia di Trento; abbina l’argento satinato ad elementi materici prevalentemente feltro e pietre semi preziose levigate o allo stato grezzo. Per Sabrina il gioiello contemporaneo è una simbiosi tra questo e altri materiali primitivi, come la lana e la pietra. Gli oggetti che realizza vogliono esprimere primordiali sentimenti e stati d’animo che si manifestano mediante un particolare accostamento tra superficie grezza, colore e texture. I temi dei suoi gioielli sono onirici e fantasiosi come la Collana Stelle: “Quando tu guarderai il cielo, la notte, visto che io abiterò in una di esse,visto che io riderò in una di esse, allora sarà per te come se tutte le stelle ridessero. Tu avrai, tu solo, delle stelle che sanno ridere!” (Antoine de Saint-Exupéry)
Chiara Scarpitti, materiali preziosi: organza, seta, velluto, garza…usati come carte da piegare, sfogliare, superficie su cui stampare. Lo spettatore, si destruttura anch’esso, si fa materia effimera, figura esile pronta a indossare oggetti fatti d`aria. Reazioni, tra il corpo e l’oggetto, tra l’oggetto e l’altro, tra l’oggetto e lo spazio stesso che lo circonda. Nasce dall’osservazione della natura il suo nuovo progetto, la nuova collezione di gioielli Phylogenesis. Le tecniche sartoriali dell’haute couture, assieme alle stampe inkjet su seta si combinano alla tecnica industriale del taglio chimico su acciaio per dare vita ad una nuova tipologia di gioiello a metà tra design e artigianato, serialità e pezzo unico. Un tentativo di donare a chi si fa portatore di quel gioiello, un’aurea di mistero e magia. Reazioni, tra il gioiello e il corpo, tra il gioiello e l’altro, tra il gioiello e lo spazio stesso che lo circonda,“Reaction Poetique”
Pglassfactory Collezioni ispirate alle logiche di aggregazione dei cristalli e delle strutture naturali. Un gioco tra artificio e natura in plexiglass che fa dell’incastro architettonico e del contrasto cromatico uno dei motivi principali.
In The Sartorialist – jewellery design collection, tutti gli elementi sono assemblati tra loro attraverso filo in seta. Le strutture sono pensate come aggregazioni di volumi, piani e superfici, tenuti insieme da una insolito tocco sartoriale che ibrida la tecnologia industriale con quel senso di fatto a mano, firma del made in Italy.
Designer: Chiara Scarpitti
Agnieszka Kiersztan piccole sculture le sue..….realizzate utilizzando di tutto: bulini, scalpellini, spazzole, frese di diverse dimensioni e carte abrasive….cammei incisi a mano su conchiglia sardonica…. gioielli poetici con nomi indimenticabili come le sue collezioni: Angelicità….Vento…. Lui e Lei….. Tutte la produzione artistica di Agnieszka è tesa a far convivere arti maggiori e arti minori, in una ricomposizione logica delle parti che definisce il senso della sua arte senza mai smarrire un’idea di bellezza. La nuova produzione: Marmur, è molto interessante, ed è costituita da bassorilievi scolpiti nel marmo; le montature sono in argento o in argento brunito.…e i nomi delle sue creazioni: bacio, da vicino, dolcemente, Lui e Lei, Lui, Profilo, Respiro, Sospensione, Sussurro…basti pensare a frasi prese in prestito dal Cantico dei Cantici che ricorrono nei suoi cataloghi:….“alzati vento del settentrione vieni vieni vento del meridione soffia nel mio giardino si effondano i suoi aromi venga l’amato mio nel mio giardino”.
Francesca Gabrielli, Rappresentazioni d’ispirazione naturale, di asimmetrie con una particolare propensione per l’astratto e il gestuale mai scadendo nel banale, retorico o forzatamente stravagante. Gli effetti cromatici ottenuti creano così suggestioni visive di particolare intensità. Vive e lavora a Roma. Da sempre impegnata nella divulgazione del gioiello contemporaneo gestisce una galleria d’arte. Affascinata sia dalla pittura sia dalla scultura fonde le due arti giocando con i colori dei minerali e la plasticità dei metalli. La sua cultura artistica, pur basandosi su percorsi artigianali d’impostazione classica, è caratterizzata dalla ricerca di materiali alternativi e dei trattamenti di superficie: titanio policromo, alluminio, e smalti; coniuga l’antica tradizione all’impiego di tecnologie all’avanguardia. Caratteristica fondamentale di ogni sua collezione è il lavoro di ricerca cromatica e formale.
Luigi Mariani l’autore, attratto dal metallo e dalle sue infinite possibilità creative, riesce a tradurre in gioielli le emozioni del quotidiano, usando sovrapposizioni, ossidazioni e successioni di piani….indossarli è un vero piacere! Con il suo lavoro, cerca di trasferire ogni giorno emozioni nella gioielleria contemporanea e crea pezzi unici in modo semplice, informale e spontaneo. Lavora metalli preziosi in combinazione con altri metalli come ferro, rame e ottone, niello. Il niello è una lega metallica di colore nero che include zolfo, rame, argento e spesso anche piombo, usata come intarsio nell’incisione di metalli. Il metallo inciso viene riempito con questa lega macinata lungo i tratti prodotti dall’incisione a bulino. La tecnica prende il nome di niellatura. L’origine della decorazione a niello è attribuita agli Egizi, ma ebbe fortuna anche nel Medioevo ed oggi ripresa nel campo del gioiello contemporaneo e della ricerca e da Mariani e altri pochi a livello internazionale ripresa in modo del tutto innovativo. Il suo obiettivo è quello di passare dal concetto di gioiello semplice, ad un più ampio concetto di scultura e di opera d’arte.
Claudio Ranfagni porta la magia, l’alchimia e il fascino dell’Arte orafa fiorentina ai più alti livelli della gioielleria mondiale…. Per me, va oltre… infatti, riconosco in queste creazioni, un continuo tentativo di inserire micro-forme-architettoniche nelle forme orafe….una ricerca continua quella di Claudio Ranfagni… che associa il contemporaneo al classico…armonia e proporzioni…. struttura e bellezza estetica. Differenza sostanziale è che il gioiello è un’architettura che si indossa! Comics fanno parte (come Sphere Game) di un reale desiderio di ritrovare quei mondi legati all’adolescenza, alla fanciullezza… in un attimo, con un sorriso e con semplicità…
Stefania Lucchetta con Sponge, crea vere e proprie architetture contemporanee da indossare; in resina biocompatibile e brillanti…La resina biocompatibile, anallergica si contrappone a pezzi unici realizzati in “stellite” una particolare lega molto resistente, e titanio.
Altrettanto belli e suggestivi i suoi gioielli e concatenazioni in argento….come la collana Trapezio è un vero splendore: costituita da un susseguirsi di moduli che ricordano un tapezio non finito, con i due lati scollegatiche tentano di unirsi… Le dimensioni delle maglie, molto lunghe, contribuiscono a dare all’insieme un aspetto sofferto, un andamento spezzato! Ancora una volta protagoniste nella realizzazione di questa collana sono le macchine: un computer, una macchina di prototipazione, e maccchine per la fusione e lucidatura. L’intervento manuale è limitato ad una grossolana lucidatura, all’inserimento di una maglia nell’altra ed alla saldatura degli anellini per la chiusura. Veri oggetti di Design, progettati meticolosamente e stupefacentemente eleganti! Forme nuove e originali, materiali forti ma usati con abilità tale da esaltare l’eleganza propria di ogni gioiello! “Si tratta di architetture contemporanee e poco importa che queste architetture in scala umana non siano abitabili ma solo indossabili.” (Fabrizio Loschi)
Fernando Betto – La cineticità degli elementi di questi gioielli moderni Trasforma ombre in luci e forme in espressione dell’animo di chi li indossa. Fernando Betto é MAESTRO D’ARTE dal 1978. La linea creativa di gioielli contemporanei dell’artista orafo Betto nasce da una ricerca molto personale, in cui le antiche tradizioni orafe di Padova e del territorio si fondono nelle creazioni artistiche con l’uso sperimentale di materiali alternativi, presi dalla vita quotidiana e rivisitati. Nascono così i suoi gioielli: poesia visiva, poesia della natura e del suo movimento, territorio da scoprire, gioielli da indossare.
Orietta Bomè Forme essenziali, dove la trasparenza prende corpo attraverso la contaminazione del metallo in un’interazione dinamica e versatile…..queste le creazioni di Orietta, caratteri poliedrici nati dallo stesso principio, un connubio fra luci e forme. Innovazione e tradizione, passato e futuro, si fondono in un continuo divenire, dove percezioni e sensazioni molteplici entrano in scena…. Un’armonico estratto strutturale, formale-immaginativo e materico, accostando oro, acciaio, argento al plexiglass, creando funzione ed estetica in totale trasparenza, dove la tecnica diventa contenuto.
Manuela Gandini Designer creatrice del marchio MANUGANDA, attraverso il quale realizza Contemporary Jewellery. La sua passione? La continua sperimentazione di nuove tecniche e materiali, realizzare gioielli che possano essere portati nel tempo senza subire l’influenza delle mode. I suoi gioielli sono esplorazioni della forma e si contraddistinguono per la contemporaneità dello stile, per la pulita combinazione dei materiali, dei colori e delle finiture, per le innovative tecniche di produzione, per il preciso lavoro manuale. Il suo percorso di ricerca in aggiunta alla produzione in metalli preziosi, focalizza il suo interesse su materiali alternativi quali: gomma, l’acciaio, titanio, nylon, alluminio sperimentando tecniche di produzione legate alla modellazione 3D quali la prototipazione rapida, il taglio chimico e ad acqua, lo stampaggio a caldo del metallo. Disegna tutti i pezzi in collezione e segue rigorosamente ogni step della produzione: il risultato è un mix di tecnologia, design e accurato lavoro manuale sicuramente non per un pubblico convenzionale.
Marco Malasomma, la ditta Malasomma inizia la sua attività a Caserta nel 1842.
Dalle parole di Marco Malasomma:
…vedendo un falegname che tagliava sezioni di tronco di rovere
lo aiutai a disporle secondo un certo ordine
e immaginai di riprodurre una texture simile
a quella della corteccia…
sulle maglie di una collana.
…….nasce così la sua maglia deforme…. davvero bella …
Con il passar del tempo sviluppa un proprio stile, si dedica alla ricerca e allo studio di forme nuove e utilizza argento, bronzo e ottone. Splendide le sue Maglie Deformi….dove si è ispirato alle cortecce di un albero…. Ogni maglia è fatta a mano dalla lega al pezzo finito!
Silva Moscheni, innato spirito creativo e manualità, acquisisce esperienza sia in campo produttivo sia commerciale.
Suo grande desiderio è che l’arte orafa non vada persa ma coltivata ed arricchita da nuovi stimoli e conoscenze per tramandarla alle nuove generazioni. Per questo motivo, oltre ad effettuare l’attività di designer creativa, si dedica alla docenza per quanto riguarda il design orafo e della moda, la storia del gioiello, il lavoro a banco, lo sbalzo ed il cesello, l’incisione, la catena fatta a mano, la modellistica in cera o metallo, l’incastonatura.
Cerca il confronto con diverse realtà artistiche partecipando a mostre che promuovono la cultura del gioiello d’arte contemporanea mediante l’uso di materiali preziosi e non, con il riuso di materiali riciclati, forme inconsuete che esprimano nuovi linguaggi.
Tutti gli artisti hanno partecipato e partecipano a Mostre sia a livello nazionale che internazionale, a Fiere del settore e a Concorsi.