Blini russi

La prima volta li ho mangiati a San Pietroburgo, in un locale a conduzione familiare che si chiama Blinnaja, un vero e proprio regno del “Blin”esattamente è a Gagarinskaja 13. Un misto di cucina russa e indiana, in un locale pulito ed economicissimo condotto da seguaci del Sai Baba.

I blini (non blinis: avvertiamo colei o colui che ha scritto questa voce che in italiano i nomi stranieri non prendono il plurale) sono delle focaccine a base di farina e lievito, di forma circolare e del diametro di 10-15 centimetri. Sono di origine russa ma appartengono ormai alla cucina classica internazionale. Si servono tradizionalmente con panna acida per accompagnare il caviale o il salmone affumicato o le uova di salmone. Sul blini caldo si mette una cucchiaiata di panna acida, poi il salmone o il caviale, o anche in versione dolce.

Ingredienti per 4 persone: 125 gr. di farina di grano saraceno – 100 gr. di farina 00 – 1 cucchiaiono di lievito di birra – 2 dl di latte – 2 uova – 1 dl di panna liquida da montere – 70 gr. di burro – sale.

In una ciotola unire le due farine e i tuorli d’uova e dopo aver stiepidito il latte, diluirvi il lievito di birra, versare nella ciotola e battere con una frusta fino ad ottenere un impasto cremoso; aggiungere un pizzico di sale. Far sciogliere il burro in un pentolino, e far freddare; intanto montare a neve i bianchi d’uovo, e a parte,  montare la panna liquida. Aggiungere queti ultimi tre ingredienti, all’impasto, e far riposare il tutto in luogo tiepicìdo per circa 2 h. L’impasto deve risultare una pasta lievitata un pò “collosa”.

In una padellina piccola antiaderente, far sciogliere un pò di burro e cuocere i blini uno alla volta. Servire caldi. Io li ho serviti con panna acida e uova di salmone, salmone, caviale, ed erba cipollina a guarnire.

 


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